Indietro

Emoji Day, la comunicazione attraverso i simboli

Venerdì 17 non è certamente una data considerata felice in molti Paesi. Eppure oggi è la giornata mondiale delle emoticon, un mondo di simboli che abbiamo imparato a conoscere a fondo.

Ognuno di noi, infatti, è ormai avvezzo a utilizzare e riconoscere un’ampia varietà di simboli, anche se spesso le usiamo a sproposito. Le origini del termine stesso derivano dalla lingua giapponese: e (immagine),  mo (scrittura) e  ji (carattere). La leggenda narra che l’inventore sia Shigetaka Kurita, un ex dipendente della società di telecomunicazioni giapponese NTT DoCoMo.

emojipedia.org è la Bibbia delle emoticon. Che oggi viene ulteriormente potenziata con le immagini più tipiche del nostro momento, tra cui quella sulla sensibilizzazione del lavaggio delle mani e l’ormai famoso “abbraccio” su Facebook. La pandemia ha impattato grandemente anche sul mondo emoji, poiché le nuove release saranno online il prossimo autunno, ma l’uscita del 2021 è già slittata di un anno in avanti.

 

Un nuovo linguaggio universale

Jeremy Burge nel 2014 crea emojipedia, divenuta nell’arco di pochissimo tempo l’enciclopedia universale dei simboli. Le emoticon hanno fatto breccia in poco tempo nei profili di chiunque, anche istituzionali, e sono ormai un alfabeto parallelo che amplia il linguaggio. Inoltre, forniscono un sistema universale di linguaggio, in grado di permetterci di interloquire con chiunque – o quasi – in tutto il pianeta.

La comunicazione non-verbale è da sempre molto importante per il genere umano.

Per questo motivo diventiamo furiosi per un commento su Facebook o per una rapida risposta su Whatsapp. Non conosciamo il “tono” con cui viene scritto, e spesso confondiamo la rapidità con superficialità. Le emoji intervengono proprio qui, creando un ponte comunicativo in grado di rendere più sofisticata e concepibile una frase, una risposta, un “No”.

Le differenze culturali trovano qui il loro massimo, così come il politically correct. È facile che anch’esse siano confuse, che si creino malintesi. Ma è certamente un sistema universale di comunicazione che ha completamente rivoluzionato il linguaggio digitale (e non solo).

Diventati di moda in Giappone alla fine degli anni Novanta, sono entrati definitivamente nella comunicazione di massa globale circa nel 2014, grazie all’utilizzo massiccio sulle piattaforme iOS e Android.

Per la giornata di oggi vi consigliamo di seguire il profilo Twitter ufficiale @WorldEmojiDay, e di renderle sempre più parte integrante del vostro messaggio, qualunque esso sia!